Il 7 febbraio 2019 inauguro a Milano la mostra Variazioni dell’aria presso la Key Gallery di via Borsieri 12 (Isola). Comincio a dirlo con un video. La mostra continuerà fino al 20 febbraio.
Dal Catalogo:
La pratica quotidiana dell’arte è per me un esercizio di immanenza, una disciplina del qui e dell’ora. E’ in questa pratica che trovo gli insegnamenti muti delle variazioni dell’aria. Per chi come me proviene dal ‘900 questo primo ventennio del nuovo secolo più che promettere un orizzonte pare averlo consumato e negato. La pratica artistica e le relazioni umane in alcuni casi si sono improvvisamente sovraccaricate, a mio avviso, soprattutto di una necessità: trovare una sorta di via minore di salvezza, per così dire, un programma minimo e residuale. Non dunque l’allarme sul presente né un progetto per il futuro. Ma ciò che consegue per le vite concrete di ognuno dall’allarme e dalla nostalgia di futuro.
Si tratta di una via “minore” perché non aspira più a veicolare lo spirito del tempo ma ne può solo raccontare la sparizione attraverso ferite e lacerazioni. Provvisoria perché indica un modo idiosincrasico di sopravvivere, tra acuta percezione della crisi dell’Occidente e la funzione narcotizzante della comunicazione.
Milano, gennaio 2019
Biagio Cepollaro
Tag: Arte, Biagio Cepollaro, Key Gallery, Variazioni dell'aria
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